A differenza di altri testi sacri, il Corano non è antropocentrico né strutturalmente geocentrico, perché unicamente e rigorosamente teocentrico. Dell'Uomo dice solo che è stato costituito come reggente sulla Terra, non sull'intero Universo (2:30), il cui sovrano rimane Dio (2:255). Questo dio, principio supremo inarrivabile, inconcepibile, universale, non è tale solo per l'Uomo ma per tutte le creature (13:15). È vero, l'Uomo è messo all'apice della catena alimentare (2:65) ma solo su questo pianeta (7:10). Si specifica poi che è stato fatto primeggiare su altre creature, non su tutte (17:40), il che lascia aperto il confronto con altre creature su altri pianeti.
Il Corano è ugualmente specifico: si presenta come LA guida per gli uomini (43:44) come anche per i jinn, ex-angeli ormai considerati terrestri, (71:1-2) e quindi come LA guida per la Terra¹. Gli angeli sono sostanzialmente esclusi da questo schema, non essendo considerati terrestri né extraterrestri bensì gli intermediari che hanno reso possibile la costituzione della guida (53:26).
Oltre a questa limitazione spaziale c'è anche quella temporale, per cui la posizione in cui si trova l'Uomo sulla Terra è comunque passibile di cambiamento, a partire dallo stesso ruolo di vicario:
Se volessimo² trarremmo angeli da voi ed essi vi sostituirebbero sulla Terra. (43:60)
Come per molti altri elementi che si stanno pian piano scoprendo, anche su questo - sostanzialmente la teoria della pluralità dei mondi abitati - il Corano è teoricamente compatibile con la scienza moderna³.
Tuttavia, la stragrande maggioranza dei musulmani, seguendo pedissequamente vetuste dottrine tradizionali che non si discostano tanto da quelle dei cugini abramitici, tardano a riconoscere e valorizzare questa come altre peculiarità di quello che dovrebbe essere il loro principale testo sacro. Si rifanno ancora ad interpretazioni elaborate in tempi definibili prescientifici, mentre su questo il Corano dà più risposte adesso di allora.
In definitiva, la lentezza con cui si stanno rivelando le molte eccezionalità del Corano è dovuta in gran parte ad un preciso fenomeno storico: la chiusura, durante il Medioevo europeo ovvero l'Epoca d'oro islamica, della porta dell'interpretazione, per scassinare la quale rimando al mio manuale di connessione 👇
¹ Niente impedisce che il nocciolo dell'impianto del Corano sia lo stesso delle scritture precedenti (a cominciare dalle rivelazioni bibliche pre-manomissioni) come anche quello delle guide per altri pianeti (6:90).
² Probabile plurale maiestatico il cui soggetto è Dio. Non è da escludere il plurale semplice, per cui dovrebbero intendersi come soggetto gli angeli stessi, che in svariati passaggi (36:28-29; 6:6; 7:165; 11:58; etc) ricordano come abbiano già sterminato intere comunità in non meglio precisati tempi passati.
³ Per una spiegazione approfondita di questo fenomeno, che non è affatto il "miracolo" scientifico di cui parlano molti musulmani, rimando ancora al mio manuale 👆
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Esemplificazione dell'ormai evidente ridicolaggine concettuale di qualsivoglia dottrina teologicamente antropocentrica e/o geocentrica (comprese le varianti islamiche "auree"). |