La possibilità di compiere errori, e non intendo solo refusi, l'ho messa in conto fin da quando ho scelto di addentrarmi in questo sentiero.- Manuale di connessione, pag.345.L'apporto di questi emendamenti porta la versione 10.9 alla 11
Pag.24 - le parole chiave in grassetto “attualizzazione inversa” e “pseudoattualizzazione” sono riferite rispettivamente ai successivi flash 1.1.2 e 1.1.3 dello stesso paragrafo. Ciò era stato voluto per scoraggiare i tentativi precoci di ricerca dei flashforward (cfr. pag.4) ma voglio rivelare questo che è uno dei meccanismi del manuale (cfr. pag.20, nota 7) perché ad una successiva rilettura lo ritengo fin troppo sofisticato per l'inizio del percorso.
Pag.88 - sostituire “retrodatarlo” con “postdatarlo”.
Pag.93 - la traslitterazione del nome arabo di Michele che si trova oggi nel Medina Muṣhaf (come anche nello Shu'bah, nel Dūrī e nel Ṣūsī) è Mīkā'īl, ma sono comuni anche le forme Mīkā'il (come nel Warsh e nel Qalūn) e - come maggiormente in uso presso cristiani ed ebrei arabofoni e come riportato nella versione 10.9 - Mīkhā'īl. Da segnalare che nel versetto 43:77 c'è una scena dove i trapassati implorano un angelo con l'invocazione Yā mālik, e questo viene considerato da molti esegeti tradizionali come un altro nome proprio nonostante abbia il significato di 'padrone' e, fra l'altro, provenga dalla stessa radice di malak (ovvero 'angelo'). Sono nominati come angeli anche Hārūt e Mārūt (riportati a pag.191), ma dal passo sembra di capire che si tratti proprio di angeli caduti, divenuti jinn.
Pag.100 - nella nota 2 il numero di caratteri totali del muṣḥaf Ḥafṣ non è 411'048, come erroneamente riportato, ma 411'084, e i divisori primi sono correttamente riferiti a questo numero. Qualche jinn biricchino deve aver invertito le ultime due cifre!
Pag.106 - nella traduzione con nota 3 sostituire “suo perdono” con “Suo perdono”.
Pag.107 - sostituire l'intera citazione con nota 4 con la seguente e relativo calcolo, corredata di nota:
Egli è Iddio [1° proposizione con soggetto esplicito], Colui all'infuori del Quale non v'è divinità [1° soggetto sottinteso + 1° proposizione subordinata negativa], il Conoscitore dell'invisibile e del palese [2° s. sottinteso]. Egli è il Misericordioso [2° s. esplicito], il Misericorde [3° s. sottinteso]. Egli è Iddio [3° s. esplicito], Colui all'infuori del Quale non v'è divinità [4° s. sottinteso + 2° prop. subordinata negativa], il Re [5° s. sottinteso], il Santo [6° s. sottinteso], il Pacificatore [7° s. sottinteso], il Fedele [8° s. sottinteso], il Custode [9° s. sottinteso], l'Onnipotente [10° s. sottinteso], l'Inarrestabile [11° s. sottinteso], il Supremo [12° s. sottinteso]. Spetta a Iddio la gloria [1° proposizione con soggetto diverso] sopra tutto ciò che idolatrano [3° prop. subordinata, 2° con soggetto diverso]. Egli è Iddio [4° s. esplicito], il Creatore [13° s. sottinteso], l'Iniziatore [14° s. sottinteso], il Plasmatore [15° s. sottinteso]. A Lui appartengono i nomi più belli [3° prop. con soggetto diverso], a Lui rende gloria ciò [4° prop. con soggetto diverso] che è nei cieli e sulla Terra [4° prop. subordinata, 5° con soggetto diverso] ed Egli è l'Onnipotente [5° s. esplicito], il Sapiente [16° s. sottinteso].
“Quindi, tra le frasi principali ne abbiamo 21 dove il soggetto è Egli ( Hūa), di cui 5 esplicitato e 16 sottinteso, più 3 con soggetto diverso da Dio. Tra le subordinate ne abbiamo 2 negative con lo stesso soggetto relativo, dove attraverso le preposizioni si dice ciò che Egli non è, più 2 con diverso soggetto. La seguente è la formula finale delle affermazioni su ciò che Dio è e non è: 5 + 16 - 2 = 19”.
Nota: “Corano 59:22-24. Le restanti proposizioni sono azioni nei confronti di Dio, con un rapporto di 3 a 1 per quelle corrette (venerarlo) rispetto all'unica errata (venerare altro), e una neutra che riguarda l'esistenza delle sue creature. Messe assieme, risultano 5 proposizioni, come 5 sono quelle con soggetto Hūa esplicito. Sono possibili anche altre rilevazioni, ma qui mi limito a queste”.
Pag.109 - le sette forme che prende la radice mīm-lām-kāf sono solo quelle sostantive. Inoltre la trascrizione della parola per 'angelo' secondo il testo coranico è malak (anche a pag.190), pur essendo molto comune la forma riportata, malāk, che significa anche 'proprietario'.
Pag.109 – la parola Qamar non si ripete 33 volte. Pur nella confusione generatasi in questo punto della raccolta dati, non è finita qui per caso: la relativa informazione omessa, da inserire subito dopo “per esempio”, era questa > “la parola Qamar, 'Luna', occorre 27 volte, e curiosamente il periodo sidereo (rivoluzione "reale" della Luna intorno alla Terra) è di 27 giorni”. Di seguito, riformulare > “Oppure, si ripetono entrambe 33 volte la parola Shams, 'Sole', e la parola nūr, 'luce', ma solo nella sua forma senza pronomi attaccati. Come detto, ho riscontrato molte segnalazioni di quest'ultimo tipo, che costruiscono relazioni arbitrarie con evidente scopo di fare proselitismo: quel che interessa a chi crea queste rilevazioni posticce è dimostrare la natura divina del Corano, non della matematica cioè della scienza, per cui a volte ha una tale poca cura per la seconda che i conti sono messi assieme a forza. Non penso che ciò dipenda tanto dal fatto che costoro ignorino il metodo scientifico, quanto piuttosto dal fatto che mentono non sapendo di mentire”.
Pag.110 - sostituire “retrodatarlo” con “postdatarlo”. Suonerà giustificatorio, ma è come se stessi pensando "al contrario" rispetto al tempo della Rivelazione.
Pag.111 - nella traduzione riportata nella nota 2 sostituire “Leggi” con “Recita” e “uomo” con “Uomo”.
Pag.145 - nella traduzione con nota 4 sostituire “nostra potenza” con “Nostra potenza”.
Pag.146 - nella traduzione con nota 5 sostituire “nostra promessa” con “Nostra promessa”; nella traduzione con nota sostituire 6 “nostri messaggeri” con “Nostri messaggeri”, “suoi messaggeri” con “Suoi messaggeri” e l'aggettivo “eccelso” con “onnipotente”.
Pag.161 - sostituire anche qua “retrodatare” con “postdatare”.
Pag.184 - nella traduzione con nota 1 sostituire “suoi segni” con “Suoi segni”.
Pag.187 - nella nota 2, seconda frase, sostituire “dovrebbe indicare” con “potrebbe indicare”. N.B. dābbatin è il caso obliquo della parola dābbatun.
Pag.190 - nella traduzione con nota 2 sostituire “l'uomo” con “l'Uomo” e “fiamma di un fuoco che non produce fumo” con “parte più pura del fuoco” (anche a pagina 193).
Pag.191 - nella traduzione con nota 4 sostituire “insegnavano nessuno” con “istruivano nessuno”.
Pag.192 - nella traduzione con nota 7 sostituire “mi servissero” con “Mi servissero”.
Pag.210 - il versetto citato nella nota 9 è il 42:29 e non il 29:42. Lo stesso versetto è riportato correttamente come 42:29 a pag.187.
Pag.263 - nella traduzione con nota 1 sostituire “mia grazia” con “Mia grazia” e “mi è piaciuto” con “Mi è piaciuto”. E spostare la data astrale al 2025.
Pag.264 - salām deriva dalla I forma e non dalla III.
Pag.275 – riformulare > Tecnicamente la dottrina islamica dice che il corretto dīn si deve a islām, īmān e iḥsān, in cui gli ultimi due significano rispettivamente 'fede' e 'perfezione'.
Pag.283 - non è specificato che la radice semitica k-f-r ha a che fare primariamente col coprire e solo per estensione col negare (ovvero col coprire cioè rifiutare la verità).
Pag.331 - nella traduzione con nota 23 sostituire “per noi” con “per Noi” e “nostri sentieri” con “Nostri sentieri”.
Pag.334 - riformulare > "se non Dio - e gli uomini radicati nella conoscenza - diranno" (aggiungere cioè i trattini, anche nella relativa citazione).
Pag.348 - la nota da riferirsi alla traduzione del versetto sulla Madre del Libro riportato con nota 1 a pag.335 è la 3 e non la 1; la nota da riferirsi alla traduzione del versetto sulla Madre del Libro riportato con nota 2 a pag.337 è la 1 e non la 2; la nota da riferirsi alla traduzione del versetto sulla Madre del Libro riportato con nota 3 a pag.339 è la 2 e non la 3.
Pag.364 – tawḥīd ancora più letteralmente significa 'rendere uno'.
Pag.365 - والله
أعلم